Perché il sale e non il cloro?

Perché il sale e non il cloro?

Questa è una delle domande che tantissime persone si pongono quando hanno intenzione di realizzare una piscina: Che tipo di sterilizzazione scegliere? Sale o Cloro??? Scopriamolo insieme!

L’elettrolisi del sale, processo attraverso il quale viene trasformata energia elettrica in energia chimica, rappresenta sicuramente la novità più interessante e positiva nel tema del trattamento dell’acqua di piscina da molti anni a questa parte poiché il sale, chimicamente, non è che cloruro di sodio: NaCl. Un composto costituito da molecole formate ciascuna da atomo di cloro e uno di sodio. Scomposta, la molecola si scinde in due ioni, uno negativo e uno positivo: lo ione cloro, Cl- (negativo) e lo ione sodio, Na+ (positivo). Una volta separati, gli ioni sono per così dire liberi di fare quello che vogliono e di ricombinarsi come gli pare, a seconda della situazione ambientale quali la distanza dagli elettrodi, il livello di agitazione dell’acqua, il tempo nel quale restano separati, il pH della soluzione, e così via. Possono quindi restare separati per sempre e formare cloro gas (Cl2) e soda caustica (idrossido di sodio NaOH): in questo caso la piscina verrà disinfettata tramite cloro gas; oppure possono ricombinarsi tra loro e formare ipoclorito di sodio (NaClO): in questo caso la piscina verrà disinfettata tramite ipoclorito. Più probabilmente, si formeranno entrambi i composti in un equilibrio dinamico.

Uno dei metodi principali per quanto riguarda la disinfezione consiste nell’utilizzare impianti dotati di una speciale membrana in grado di mantenere separati gli ioni Na+ e Cl-, producendo esclusivamente cloro gas che viene disciolto in acqua prima di arrivare in vasca formando immediatamente acido ipocloroso mentre la soda viene trattenuta ed eliminata a parte. Il metodo attualmente più utilizzato, però, è quello di salare direttamente l’acqua della piscina, con una concentrazione di 3-6 grammi di sale per litro d’acqua. Attraverso questi due metodi viene prodotto del cloro, ma la sua presenza non viene percepita completamente. Oltre al benessere fisiologico dei bagnanti, si deve considerare che il cloro è sempre un prodotto chimico, e quindi causa principale di inquinamento dell’ambiente. Con la sterilizzazione al cloro (in pastiglie o in polvere) si ha un accumulo di acido cianurico, mentre con quella al sale no. L’acido cianurico è una sostanza che può essere piuttosto irritante ma necessaria affinché l’azione del sole non annulli l’effetto del cloro in acqua. Questa sostanza è presente in minime quantità nelle pastiglie di cloro che vengono messe in piscina, ma nel corso del tempo viene accumulata in quanto non tutto l’acido cianurico di ogni pastiglia è necessario per la funzione di protezione dal sole. Questo accumulo invece non avviene con il cloro prodotto dalla sterilizzazione al sale. Una certa quantità potenzia l’effetto del cloro mentre in quantità elevate addirittura inibisce la sterilizzazione. Per chi invece usa il cloro liquido, questo può perdere di efficacia nel tempo (sia che sia aperto o meno) e quindi può rendere la sterilizzazione dell’acqua meno efficace.

La sterilizzazione al sale, invece, garantisce la qualità dell’agente sterilizzante in quanto prodotto direttamente dal sale, mentre nel cloro liquido, in polvere o in pastiglie, non si ha la certezza della purezza dei componenti. Con la sterilizzazione al cloro si rischia quindi di immettere porcherie e schifezze nella piscina in quanto molti prodotti sono di provenienza “poco affidabile” e possono essere mischiati a sostanze non raccomandabili. I vantaggi che si hanno con l’elettrolisi a sale sono numerosi: automatizzazione del sistema (ideale per le seconde case, l’accensione e lo spegnimento sono automatici e temporizzati coma la pompa dell’impianto); percezione di benessere migliore rispetto ad acqua non salata; eliminazione di problemi di stoccaggio e dosaggio del prodotto chimico, non si deve più maneggiare e preoccuparsi di dosare il prodotto (cloro); igienizzazione e pulizia delle acque attraverso impianti di filtrazione adatti alla presenza di cloruro di sodio; rimozione delle impurità (funghi, batteri, alghe, ecc…); conservazione del pH ad un livello standard ovvero tra 7,2 e 7,4; produzione di cloro “puro” il quale non ha additivi e quindi  è anche privo di altri fastidiosi effetti come ad esempio il bruciore degli occhi o il cattivo odore; riduzione costi.

L’azienda RAFFINERIA SALE SCARPA lavora e commercia tantissime varietà di SALE per la depurazione delle acque di origine minerale secondo gli standard di classificazione internazionale.

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